Si è concluso il ciclo di incontri sull’educazione, sui giovani e sull’adolescenza, organizzati per il mese dell’educazione, con il nome di Educhi-amo. Di seguito vi proponiamo un piccolo assaggio degli argomenti trattati e con riferimento agli ospiti che hanno partecipato.
Il primo incontro, “L’adolescenza non è una malattia”, si è svolto all’interno della Parrocchia Beata Vergine Immacolata il 28 Aprile 2016, con relatore il prof. Osvaldo Poli, psicologo e psicoterapeuta mantovano che si occupa principalmente di consulenza e formazione dei genitori e della coppia.
Il relatore si è rivolto soprattutto ai genitori e ha trattato il passaggio da bambino ad adolescente, chiamato affettuosamente “tatone brufoloso”, e di come cambiano i rapporti in famiglia. Il pubblico, per lo più composto da madri, ha partecipato con molto interesse sia per i preziosi consigli che venivano forniti, sia per il modo amichevole e scherzoso con cui il prof. Poli ha trattato un argomento che preoccupa così tanto i genitori.
Nel secondo incontro, sempre presso la Parrocchia Beata Vergine Immacolata il 5 Maggio 2016, si è trattato l’argomento “Giovani, Stato e non profit: la sussidiarietà a favore dell’educazione”. Dopo un breve approfondimento riguardo la differenza tra “educare” e “istruire”, il prof. Stefano Zamagni, docente dell’Università di Bologna ed ex presidente dell’Agenzia per il Terzo Settore, ha parlato della sussidiarietà, della sua importanza e delle sue tipologie (verticale, orizzontale e circolare). Insieme a lui ha partecipato la dott.ssa Ethel Frasinetti, Direttore Risorse umane presso Coop Adriatica, spiegando il ruolo e le motivazioni che portano la Fondazione del Monte a investire nei progetti, soprattutto quelli educativi.
L’ultimo appuntamento, ma non per questo meno importante, non poteva che essere presentato presso la Sala Falcone Borsellino nella sede del Quartiere Reno dato l’oggetto della serata: “A servizio dei giovani del Quartiere Reno” il 12 Maggio 2016. In questa occasione il presidente del quartiere Vincenzo Naldi ha introdotto, appunto, la storia del quartiere e dei primi servizi educativi che si concentravano soprattutto sui nidi e sulle materne e che solo dal 2008 hanno spaziato verso le scuole e più nello specifico sugli adolescenti. Ha raccontando i punti strategici presenti nel quartiere, per i quali nascono la maggior parte dei progetti di educazione e socializzazione, che sono –le parrocchie – i centri sociali per anziani – i centri sportivi – le scuole. Da questa interessante introduzione il prof. Dimitris Argiropoulos, docente dell’Università di Bologna, ha preso spunto per cominciare il suo intervento, parlando prima di tutto dell’etimologia della parola “accoglienza” (prendersi, intesa come reciproca capacità di lettura). Da qui e dalla condivisione di sue esperienze personali, in quanto greco arrivato in Italia da giovane, ha concluso invitandoci a “fare comunità”. L’ultimo contributo ha visto il “nostro” dott. Alessandro Albergamo, di A.P.E. Onlus appunto, raccontare il laboratorio di scrittura dell’a/s 2014/2015, “Una fiaba per tutto il Mondo – prove e percorsi con le II generazioni”, che ha visto la nascita del libro “The wonderful tree”. Ideato, scritto e disegnato dai ragazzi stranieri del progetto doposcuola di A.P.E. Onlus, sotto la supervisione della dott.ssa Concetta Viola, laureata in Lettere. Questo racconto mette insieme varie fiabe del mondo ma con un punto in comune: la relazione del singolo davanti alla realtà e alla società e a come definire la propria identità.
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