Ecco che dopo una meritata pausa estiva aspettiamo di riaprire le porte del doposcuola A.P.E. onlus, come ogni anno è possibile svolgere un’esperienza di volontariato,per questo motivo abbiamo pensato di condividere con voi l’intervista ad una nostra volontaria, Giulia, che è rimasta con noi tutto lo scorso anno. Davvero prezioso il suo contributo!
Il 20 settembre ricomincia il doposcuola, lanciamo dunque un invito a quanti vogliono offrire volontariamente un pò del loro tempo pomeridiano per affiancare i nostri ragazzi nello svolgimento dei compiti e nella partecipazione a laboratori ed attività ricreative e culturali.
Potete scriverci per avere ulteriori informazioni, cliccate qui.
… intanto buona lettura!
Cosa fai nella vita?
Sono laureata da poco all’università di Bologna e sto cercando lavoro
Come ci hai trovati?
Ho letto l’annuncio dell’APE consultando il sito VOLABO in cerca di una attività di volontariato che mi potesse interessare.
Cosa ti aspettavi nello svolgere il volontariato presso APE? Cosa hai trovato invece?
Mi aspettavo di aiutare semplicemente i ragazzi nello svolgere i loro compiti, risolvere dubbi o perplessità, in realtà ciò che ho trovato è stato molto di più. Non solo l’aiuto pratico nei compiti ma anche il sostegno e il supporto nelle difficoltà di tutti i giorni e nei rapporti con compagni e adulti.
Che tipo di attività svolgi con gli adolescenti che frequentano l’Associazione, Ci sono.aspetti difficili nel servizio volontario in ape?
Aiuto i ragazzi nelle materie in cui hanno problemi, li aiuto a studiare e ripassare in caso di compiti in classe o interrogazioni, se hanno dubbi o bisogno di chiarimenti, specialmente nelle materie scientifiche. L’aspetto più difficile, ma allo stesso tempo stimolante, è sicuramente trovare l’approccio giusto con ogni ragazza/o, ognuno di loro ha caratteri ed esigenze diverse e dunque approcci differenti allo studio e alle relazioni.
Quali invece gli aspetti più belli?
Gli aspetti più belli sono senza dubbio il fatto che i ragazzi, dopo qualche momento di timidezza e titubanza, si aprono e si affidano completamente fin da subito. Io da semplice volontaria sono molto meno presente rispetto agli educatori che invece lavorano con loro ogni giorno, ma nonostante questo mi sono sorpresa di quanto questi ragazzi siano in grado di darmi tanto dal punto di vista umano.
Per loro è importante avere figure come voi vicino?
Sicuramente, penso sia molto importante avere figure di riferimento di cui potersi fidare e con cui confrontarsi, oltre ai genitori ovviamente. Figure che possano fungere da esempio, da guida, che tante volte sono presenti e aiutano a mediare e a gestire momenti difficili, come litigi o scontri tra ragazzi, in modo costruttivo.
Ci sono ancora tantissimi giovani e adulti che non fanno volontariato. Consiglieresti a qualche altro amico di venire a dedicare un po’ di tempo a questi ragazzi?
Assolutamente sì, lo consiglio davvero perchè è molto difficile rimanerne delusi!
C’è un’immagine o un episodio in particolare che ti sono rimasti impressi?
Ero arrivata in A.P.E. da circa un mesetto ed una ragazza mi chiese quale fosse il mio compleanno perchè doveva aggiungerlo all’elenco dei compleanni di tutti gli altri educatori. Nel suo diario, in mezzo agli altri nomi, c’era anche il mio con accanto uno spazietto vuoto che aspettava di essere riempito. Dopo mi disse che mi voleva bene. La cosa che mi sorprese fu proprio il fatto che ero arrivata da pochissimo e non mi aspettavo assolutamente niente di tutto ciò. Ricordo che questa cosa mi riempì davvero il cuore.
Cosa pensi ti rimarrà di questa esperienza?
Ciò che mi rimarrà di questa esperienza è certamente l’arricchimento personale dato dal rapporto con i ragazzi e anche dal confronto con gli educatori, la consapevolezza di realtà sociali e familiari difficili che cercano di essere gestite nel migliore dei modi ed il grande aiuto che possiamo dare, anche con poco, senza rendercene conto.
Ci vediamo il prossimo anno?
Spero di sì, mi piacerebbe molto!
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